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VITO: LA SITUAZIONE È MOLTO CRITICA ED ANCORA TRISTE

Avevamo lasciato Livia DE CESARE (su Facebook Livia DC), moglie di Vito, un cittadino sanseverese affetto da una grave patologia che si era rivolta con una richiesta pubblica di aiuto per sostenere suo marito.

Vito è affetto da un tumore molto aggressivo, il CARCINOMA SQUAMOCELLULARE SOTTOMANDIBOLARE E ALLA LARINGE.

Vito in pochi mesi è stato sottoposto a tre interventi chirurgici; il tumore gli era partito alla lingua ed allo stomaco.. poi è passato alla mandibola, continuando a diffondersi. In 9 mesi, dopo aver girato in molti centri, la risposta è stata sempre la stessa e cioè che in Italia non esistono cure mirate per casi come il suo.
Il calvario è iniziato nel mese di dicembre, tra dolori allucinanti, nottate e sofferenze.

Poi la svolta che sembrava avere acceso qualche speranza ed in cui si continua ancora a sperare.

Vito è stato trasportato, grazie al supporto dei sanseveresi ed anche attraverso un aiuto del Sindaco MIGLIO e con l’esborso personale di una somma di circa 1.500 euro, come fa sapere la moglie Livia, all’ospedale di Vittorio Veneto, dove è ora ricoverato presso l’unità operativa di otorinolaringoiatria, diretta dal dr. Giuseppe RIZZOTTO.

Vito si trova adesso in una delle strutture migliori italiane e la moglie così dichiarava: “Il Professor RIZZOTTO ha affermato che la situazione è in uno stadio avanzato e purtroppo abbiamo perso tanto tempo girando centri e ospedali che non avevano casistiche alte di interventi alla laringe. Inoltre la chemio non ha migliorato la situazione… ma ha aggiunto che non vuole scoraggiarsi e vedrà come poter intervenire al più presto sulla base degli esami, senza false speranze”.

Ed era accaduto che il Professore avesse deciso di sottoporlo ad intervento chirurgico, ma con data da stabilire, in quanto Vito aveva preso un po’ di polmonite, accompagnata da febbre.
Una volta guarito quindi dovrebbe essere operato.

È successo pure che è apparsa una notizia, pubblicata su diverse testate trevigiane, per informare che il luminare, che opera da quarantuno anni nell’Ospedale di Vittorio Veneto, lascerà il lavoro dal primo di Ottobre, perché va in pensione.
La Direzione Generale dell’USL 2, ha deciso però di riconoscergli il titolo di Primario Ospedaliero emerito, cosicché potrà, da volontario, affiancare i colleghi, assicurando comunque la continuità delle attività di studio e di ricerca.

Livia intanto ha continuato a pubblicare degli stati con la sofferenza di una mamma che ogni giorno osserva gli occhi tristi dei suoi figli. Essi vivono una situazione disperata in una casa, dove regna solo dolore.
A ciò si vanno ad aggiungere tutte le preoccupazioni di una madre per le assenze scolastiche dovute alla necessità della situazione.
Non tutti poi dispongono di sostegni familiari, anche se l’aiuto principale in questo caso, é prettamente economico.
Sì, perché senza avere soldi non si riesce far nulla ed una malattia può mettere a dura prova, sotto qualunque sfaccettatura.

“LIVIA, COME STA VITO E QUALI SONO LE NOVITÀ?”.
“Purtroppo Vito non sta bene. Domani verrà sottoposto alla TAC per controllare se ha ancora la POLMONITE e solo se risulterà che questa è in fase di remissione, i medici potranno programmare la data dell’intervento. Intanto qui le spese sono tante. Pago 90 euro al giorno solo io per pernottare. L’ospedale poi è distante e percorro molta strada a piedi (per risparmiare) ed in più mi sono ammalata anche io di influenza. La situazione è davvero tristissima. Qui tutto costa di più… Forse solo chi attraversa dei momenti così drammatici può comprendere. Intanto non tutti sanno che la raccolta fondi che è partita su Facebook non sta funzionando bene perché si apre e chiude ed il social prende i suoi interessi, oltre al fatto che non arriva più nulla. Insomma è dura… “

E la voce si interrompe, rotta da un lungo sospiro, a trattenere le lacrime.

“LIVIA, COME POTERTI AIUTARE?”
“Il numero del Conto su cui poter devolvere un aiuto è questo, che è lo stesso numero della raccolta fondi: IT06O07601157000001047182918
Sul conto corrente dopo il 6 c’è la lettera O e non il numero 0.
Questo dell’errore in cui si può incorrere, è un altro problema che va ad aggiungersi”.

Quello di Livia è l’appello di una moglie e mamma disperata, alle prese con fatture salate e verificabili.
Non possiamo dunque che chiedere un AIUTO a gran voce, magari a qualcuno che è facoltoso e non ha problemi.
I sanseveresi finora hanno fatto tanto e continuano a dimostrare la loro vicinanza ed affetto, ma in questo momento, amaro e doloroso, serve davvero una mano monetaria.

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Elisabetta Ciavarella

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