ComunicatiPrima pagina

Ancora un traguardo prestigioso per Agorà-Scienze Biomediche

I giovani ricercatori hanno visto la pubblicazione di una loro ricerca sulla prestigiosa rivista scientifica: “Frontiers in Microbiology”, con un lavoro sul parassita intestinale: Enterobius vermicularis.

Ancora un traguardo prestigioso per Agorà-Scienze Biomediche – guidata dal presidente, Antonio Tucci – l’associazione che guarda al mondo della ricerca, con sede a Lesina, che dopo essere stati ospitati sulla rivista “Scientific Reports”, del gruppo editoriale Nature, uno dei più prestigiosi promoter editoriali del mondo della scienza, con la pubblicazione: “Structural equation modeling to shed light on the controversial role of climate on the spread of SARS-CoV-2”, con cui hanno messo un punto fermo alla relazione della diffusione del coronavirus con il clima, pochi giorni fa, invece, hanno pubblicato su “Frontiers in Microbiology”, una rivista internazionale di microbiologia con un lavoro dal titolo: “A PCR-based method for the diagnosis of Enterobius vermicularis in stool samples, specifically designed for clinical application”, che ha messo a punto una metodica alternativa per individuare l’Enterobius vermicularis, il comune ossiuro, un parassita intestinale tipico dell’età pediatrica. Al lavoro hanno partecipato: Aldo Ummarino, Michele Caputo, Francesco Antonio Tucci, Gaetano Pezzicoli, Ada Piepoli, Annamaria Gentile, Tiziana Latiano, Anna Panza, Nicholas Calà, Antonio Pio Ceglia, Giovanni Pistoio, Vincenzo Troiano, Michela Pucatti, Anna Latiano, Angelo Andriulli, Antonio Tucci e Orazio Palmieri. “Si tratta di un lavoro cominciato nel 2010 da un’intuizione del nostro presidente, il dottor Antonio Tucci – hanno detto i giovani ricercatori -. Il nostro obiettivo è stato quello di mettere a punto una metodica alternativa per individuare l’Enterobius vermicularis, un ossiuro, cioè un parassita intestinale, tipico dell’età pediatrica. In questo modo, abbiamo offerto un’alternativa alle metodiche attuali, che spesso non riescono ad individuare il parassita, portando a ritardi diagnostici e, di conseguenza, terapeutici. Questo lavoro ha visto la luce grazie alla pazienza e alla disponibilità di tutto il gruppo del laboratorio di Gastroenterologia di Casa Sollievo della Sofferenza, diretto dal professor Angelo Andriulli, sotto il coordinamento della dottoressa Ada Piepoli e del dottor Orazio Palmieri. Per un arco di tempo di quasi dieci anni, diversi ragazzi di Agorà (Aldo Ummarino, Michela Pucatti e Gaetano Pezzicoli) sono stati accolti, formati e seguiti dal personale medico dell’ospedale di san Pio, dall’equipe tecnica, in particolare dalla dottoressa Annamaria Gentile, e da tutto il personale di laboratorio. Tecnicamente, il team di Gastroenterologia, a cui va il nostro grazie, ha addestrato questi ragazzi, non ancora studenti liceali all’uso degli strumenti impiegati nella biologia molecolare”. Ad aiutare il gruppo del laboratorio di Gastroenterologia di Casa Sollievo della Sofferenza sono stati anche alcuni dei giovani ricercatori (che hanno estratto il DNA del parassita dalle feci dei pazienti) dell’associazione Agorà: Nicholas Calà; Michele Caputo; Antonio Pio Ceglia; Giovanni Pistoio; Vincenzo Troiano. È proprio quest’ultimo, attualmente studente alla facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Foggia, ad entrare nel merito: “La metodica attualmente in uso è lo ‘scotch test’, ossia la visione degli ossiuri (vermi) su una striscia applicata sull’ano dei pazienti, metodica poco sensibile e più invasiva. Noi abbiamo trovato un’alternativa più efficace. Questo lavoro rappresenta un ulteriore importante tassello nell’impegno continuo di Agorà-Scienze Biomediche, associazione votata alla formazione biomedica operante sul territorio della Capitanata da ormai diversi anni. Grazie ad Agorà, giovani studenti particolarmente interessati alle materie biomediche vengono inseriti precocemente in un percorso formativo che culmina nell’inserimento nel mondo della ricerca scientifica prima dell’ingresso all’Università”. Inoltre, si evita la fuga di cervelli in altre università e si sostiene l’economia del territorio. Le conclusioni del presidente Tucci: “Agorà-Scienze Biomediche è un’Associazione di Promozione Sociale che da oltre vent’anni si occupa di formare giovani ricercatori caratterizzati da un elevato profilo tecnico-professionale e umano, in un ambito, quello biomedico, dove il fabbisogno di risorse umane ed intellettive è particolarmente rilevante. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di individuare e valorizzare le eccellenze del territorio. I ragazzi con elevato potenziale intellettivo sono spesso trascurati dalla scuola e dalla società (a differenza di quanto avviene in altri ambiti, come per esempio quello sportivo). Lo strumento attraverso il quale Agorà persegue i suoi obiettivi è la Scuola di Scienze Biomediche, con sede a San Severo (presso l’IC Zannotti-Fraccacreta) e a Foggia (presso l’IC Foscolo-Gabelli)”.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio