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BARI CHIAMA SAN SEVERO

Ci sono troppi addentellati tra i politici baresi e i politici sanseveresi a tutti i livelli, troppi reciproci punti di riferimento geo-politici tra diverse cariche istituzionali che inducono ad aprire una riflessione su quanto è accaduto nelle ultime settimane nel capoluogo pugliese. La recente venuta a San Severo di NICHI VENDOLA (che ha messo in scena la storia del “poeta-contadino” ROCCO SCOTELLARO) mi ha portato a CONDIVIDERE le seguenti testuali considerazioni sui fatti di Bari, rilasciate al quotidiano “LA STAMPA” proprio dall’ex Presidente Vendola: <<L’aneddoto raccontato da MICHELE EMILIANO su DECARO è frutto dello stile iperbolico e sopra le righe del governatore. Il quale non gode della stessa stima popolare del sindaco, lo dico con dolore, e per una ragione precisa: è lui che ha teorizzato un civismo sotto le cui insegne spesso si sono camuffati i ras delle reti clientelari, i “Mister” e le “Miss” preferenze, è lui che ha progressivamente cooptato nel campo del centro-sinistra pezzi di destra, un ceto di traghettatori, di virtuosi delle porte girevoli da una parte all’altra, talvolta di professionisti senza professione. E il popolo pugliese del centro-sinistra vive con grande amarezza questa stagione di legittimazione del trasformismo: che non è solo eticamente brutta, ma è anche pericolosa, perché il trasformismo è un terreno fertile per il malaffare e talora anche per la malavita. E nel campo progressista non può valere il motto evangelico della pagliuzza e della trave: a casa nostra anche una pagliuzza nell’occhio deve suscitare scandalo e determinare una reazione>>. Fin qui VENDOLA. Il sociologo GIANDOMENICO AMENDOLA (sul quotidiano “La Repubblica”) considera l’affermazione del governatore…una sorta di gaffe provocata dal carattere e dal desiderio dello stesso di essere sempre al centro dell’attenzione, cosa difficile in un evento tutto dominato dalla personalità di DECARO. Poi continua dicendo che un’altra spiegazione di quella gaffe sarebbe il desiderio di EMILIANO di ridimensionare DECARO, il cui peso politico sembra ormai enormemente superiore al suo. Una terza ipotesi del sociologo consisterebbe nella lista CON che si sono dati i gruppi civici che lo appoggiano in Regione. La sigla CON in italiano evoca lo stare insieme, ma che in francese è una delle maggiori ingiurie possibili, non traducibile su queste colonne. Ma una recentissima dichiarazione della leader del Pd, ELLY SCHLEIN, mi è sembrata particolarmente importante e incisiva per una inversione di marcia da dare al …metodo emiliano. Occorre tenere lontani trasformisti, transfughi dal centrodestra e persone sul cui rigore morale vi sia la minima ombra. Mi permetto di aggiungere che la politica deve trovare in sé gli anticorpi, gli strumenti per evitare le derive giudiziarie e non giungere ancora una volta in ritardo dopo che parte l’ennesima inchiesta della magistratura.

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