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CECCHINO DAMONE: APPELLO A VENDOLA, GENTILE E MANFRINI

CONDANNA DIRETTORI REPARTI: BISOGNA DIMOSTRARE SENSO DI RESPONSABILITA’, COERENZA E CAPACITA’ DI DISCERNIMENTO

Il consigliere regionale Francesco Damone di San Severo si appella al Presidente della Regione Nichi Vendola, all’Assessore alla Sanità Elena Gentile ed al Direttore Generale della ASL di Foggia Attilio Manfrini,

 

in relazione alle recenti condanne che sono state inflitte ai direttori dei reparti dell’ospedale “Masselli-Mascia” non finiscano per danneggiare il funzionamento del presidio ospedaliero e creare disagi all’utenza.

“Chiedo al Governatore Vendola, all’assessore Gentile ed al Direttore Generale Manfrini – spiega Damone – di dimostrare senso di responsabilità , coerenza e capacità di discernimento nella gestione di una vicenda delicata e complessa che coinvolge problematiche giudiziarie, umane, professionali, gestionali e funzionali. Non ritengo sia utile né urgente procedere alla rimozione immediata dei direttori dei reparti che recentemente sono stati condannati in primo grado dalla magistratura nell’inchiesta Spending Review. Fermo restando, infatti, la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio che rappresenta un caposaldo della nostra civiltà giuridica, ritengo che una rimozione – in questo momento – di validi professionisti medici che hanno garantito una efficienza ed una funzionalità del nosocomio della città di San Severo – equivarrebbe a mortificare ancora di più il presidio ospedaliero con disagi per il personale medico ma soprattutto per la numerosa utenza”.

La richiesta del consigliere regionale, pertanto, tende a limitare i disagi rispetto al servizio sanitario che deve essere garantito prima di ogni altra valutazione di metodo e di merito..

“Sono certo – continua Damone – che Vendola, Gentile e Manfrini sapranno contemperare con esperienza ed oculatezza le diverse sfaccettature della complicata fattispecie, anteponendo le esigenze del territorio ad ogni altra considerazione, sempre nella certezza che la giustizia farà regolarmente il suo corso facendo piena luce sulla questione; il tutto senza penalizzare i malati che non possono vivere questi disagi sulla propria pelle e i reparti medici che in questo momento devono già fare i conti con l’assenza di personale medico e sanitario.

E’ il tempo della serietà che deve consentire di non operare sommarie valutazioni populistiche rispetto a giudizi necessariamente interlocutori rispetto alla formazione del giudicato”.

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