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Duplice omicidio di Torremaggiore: mostrati in aula i video dell’omicidio. Tefta piange, l’imputato viene allontanato dall’aula.

Seconda udienza dibattimentale del processo a carico del 43enne albanese accusato di duplice omicidio volontario e tentato omicidio pluriaggravati.

Udienza dal forte impatto emotivo quella tenutasi stamattina nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Foggia, dove è stata autorizzata la visione dei video, della durata di circa 15 minuti, relativi alla mattanza avvenuta il 7 maggio scorso a Torremaggiore (FG).

L’imputato, Taulant Malaj, difeso dagli avvocati Michele Maiellaro e Giacomo Lattanzio, accusato di aver ucciso a coltellate il 51enne Massimo De Santis, ritenuto l’amante di sua moglie Tefta, e la figlia Jessica, di soli 16 anni, intervenuta in difesa della madre, gravemente ferita ma sopravvissuta alla mattanza, è stato presente in aula soltanto pochi minuti poiché, appena dopo pochi secondi dall’inizio dei video dell’omicidio, ha cominciato a gridare e a sbattere la testa contro le inferriate della cella. Il Presidente della Corte d’Assise, il dott. Talani, ne ha ordinato l’allontanamento dall’aula.

I video sono stati mostrati su richiesta dei Pubblici Ministeri, la dott.ssa Sabrina Cicala e il dott. Antonio Laronga, a supporto della testimonianza del carabiniere in forza al nucleo operativo della Compagnia di San Severo, tra i primi ad arrivare sulla scena del crimine e a svolgere la conseguente attività d’indagine.

Le immagini, particolarmente cruente, riprendono sia i momenti della mattanza, immortalati dalle telecamere installate nell’abitazione da Tefta Malaj, sia il comportamento tenuto dall’imputato subito dopo il gravissimo fatto di sangue, che ha filmato i cadaveri e la moglie agonizzante. Data l’atrocità delle immagini mostrate, la Corte (presidente Mario Talani) ha stabilito che l’udienza si svolgesse a porte chiuse.

In aula, come alle precedenti udienze, era presente anche la sopravvissuta Tefta, costituitasi parte civile in proprio e in qualità di esercente la potestà genitoriale sul figlio di 5 anni, che assistette alla violenza, difesa dall’avv. Roberto de Rossi. Presenti, inoltre, in aula l’avv. Matteo Tenace, che rappresenta i familiari di Massimo De Santis, e l’avv. Anna Grasso, costituita per la Cooperativa Sociale “Il Filo di Arianna”.

 “E’ stata una udienza molto dura per la mia assistita, che ha ripercorso con la mente quei drammatici momenti ed ha, infatti, pianto per l’intera durata dei video”, ha commentato al termine dell’udienza l’avvocato Roberto De Rossi, che rappresenta la donna. “Sono stati momenti ad alto impatto emotivo, ma tengo a ribadire che Tefta Malaj non è animata da alcun sentimento di vendetta, ma da un legittimo desiderio di giustizia, soprattutto per la figlia Jessica. E’ fisiologicamente sotto shock, oggi acuito dalla visione dei video dell’omicidio, ma sta attraversando con grande determinazione un delicato percorso di sostegno psicologico”, ha concluso il penalista.

Prossima udienza il prossimo 7 giugno, quando verrano ascoltati tre testi della pubblica accusa.

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