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IL CHECCHIA RISPOLI-TONDI A SCUOLA DA PAPA FRANCESCO PER IMPARARE AD AVER CURA DELLA PACE.

Venerdì 19 aprile 2024 gli alunni delle classi 2^A e 2^B sc, in rappresentanza di tutti gli studenti
dell’Istituto, hanno incontrato Sua Santità Papa Francesco. L’incontro, organizzato nell’ambito
delle attività di Educazione alla pace, dalla prof.ssa Maria CALABRESE, referente per il
Checchia Rispoli-Tondi della Rete di Scuole per la Pace, si è svolto nell’Aula Paolo VI della
Città del Vaticano e ha visto protagonisti gli alunni e i docenti di tutta Italia, impegnati
nell’educazione alla pace e alla cura.
“Il Progetto di Educazione alla Pace e l’adesione alla Rete di Scuole per la Pace, nato nel 2022, in
concomitanza con la guerra Russia – Ucraina, è diventato uno dei progetti portanti del PTOF del
nostro Istituto – così il Dirigente Scolastico prof. Pasquale Marco ROMANO – perché la promozione
di una cultura della pace, della non violenza, della cura dei valori essenziali dell’Uomo è diventata
un’emergenza e, direi, un dovere morale di ogni Istituzione, prima fra tutte la Scuola”.
In un tempo così carico di guerre, tensioni e incertezze, l’incontro promosso dalla Rete nazionale
delle Scuole di pace e intitolato “Trasformiamo il futuro. Per la pace con la cura”, è stato una
preziosa occasione per valorizzare ed estendere tutti gli sforzi educativi che si stanno facendo per
formare una nuova generazione di costruttori e costruttrici di pace, capaci di prendersi cura degli altri
e del pianeta.
Gli studenti, accompagnati oltre che dalla prof.ssa Calabrese, dalle docenti Maria Antonietta
FRANCO e Rosalba GUALANO hanno partecipato all’incontro insieme a oltre 6000 ragazzi e
bambini confluiti dalle scuole di tutta Italia., dopo aver svolto nelle rispettive scuole un percorso di
educazione alla Pace, parte integrante dell’insegnamento trasversale di Educazione Civica.
Bellissima e colorata l’accoglienza riservata a Papa Francesco con striscioni, bandiere, cartelloni, con
i quali i giovani studenti hanno voluto testimoniare il loro impegno e la loro voglia di essere
protagonisti attivi nella costruzione di un mondo di Pace.
Per tutti i partecipanti, docenti e alunni, è stato emozionante ascoltare le parole di incoraggiamento
del Santo Padre. È stato un momento di festa, di condivisione di ideali e di valori, di acquisizione di
maggiore consapevolezza e forza per continuare ad impegnarsi, che ha visto gli studenti sono stati
protagonisti.
In questo clima gioioso, per pochi attimi, nella sala tutto si è fermato ed è regnato un silenzio assoluto: tutti, su invito del Papa, si sono uniti al dolore immenso dei bambini vittime delle guerre in atto, tutti senza parole hanno gridato la loro condanna ad ogni guerra.
Ecco alcuni passi significativi del discorso di papa Francesco: “Cari ragazzi, care ragazze, cari
insegnanti, buongiorno a tutti! Grazie per questo cammino ricco di idee, di iniziative, di percorsi
formativi e di attività, che intendono promuovere una nuova visione del mondo. Grazie per essere
pieni di entusiasmo nell’inseguire obiettivi di bellezza e di bontà, in mezzo a situazioni drammatiche,
ingiustizie e violenze che sfigurano la dignità umana. Grazie perché con passione e generosità vi
impegnate a lavorare nel “cantiere del futuro”, vincendo la tentazione di una vita appiattita
soltanto sull’oggi, che rischia di perdere la capacità di sognare in grande. Oggi più che mai, invece,
c’è bisogno di vivere con responsabilità, allargando gli orizzonti, guardando avanti e seminando
giorno per giorno quei semi di pace che domani potranno germogliare e portare frutto. Voi portate
nel cuore questo grande sogno: “Trasformiamo il futuro. Per la pace, con la cura”. …voi siete
chiamati ad essere protagonisti e non spettatori del futuro. … È vero che queste sfide richiedono
competenze specifiche, ma è altrettanto vero che esse ci riguardano da vicino, toccano la vita di tutti
e chiedono a ciascuno di noi partecipazione attiva e impegno personale. In un mondo globalizzato,
come questo, dove siamo tutti interdipendenti, non è possibile procedere come singoli individui che
si prendono cura soltanto del proprio “orto”, per coltivare i propri interessi: occorre invece mettersi
in rete e fare rete. …Cari ragazzi, care ragazze, cari insegnanti, si tratta di un sogno che richiede di
essere svegli e non addormentati! Sì, perché lo si porta avanti lavorando, non dormendo;
camminando per le strade, non sdraiati sul divano; usando bene i mezzi informatici, non perdendo
tempo sui social…Cari studenti, cari insegnanti, voi avete messo al cuore del vostro impegno due
parole-chiave: la pace e la cura. Sono due realtà legate tra loro: la pace, infatti, non è soltanto
silenzio delle armi e assenza di guerra; è un clima di benevolenza, di fiducia e di amore che può
maturare in una società fondata su relazioni di cura, in cui l’individualismo, la distrazione e
l’indifferenza cedono il passo alla capacità di prestare attenzione all’altro, di ascoltarlo nei suoi
bisogni fondamentali, di curare le sue ferite, di essere per lui o lei strumenti di compassione e di
guarigione. In questo tempo ancora segnato dalla guerra, vi chiedo di essere artigiani della pace;
in una società ancora prigioniera della cultura dello scarto, vi chiedo di essere protagonisti di
inclusione; in un mondo attraversato da crisi globali, vi chiedo di essere costruttori di futuro,
perché la nostra casa comune diventi luogo di fraternità…Vi auguro di essere sempre appassionati
del sogno della pace. ”
I ragazzi del Checchia Rispoli-Tondi, emozionati e commossi dall’incontro, hanno voluto lasciare al
Santo Padre un messaggio, scritto dalla studentessa Francesca Pia LOMBARDI (classe 2^ B sc), a
nome di tutta la comunità scolastica, per ringraziare Sua Santità dell’impegno in favore della Pace e
per aver indicato loro, con il suo insegnamento, come dare un contributo al mondo per promuovere
l’ideale di pace: partendo dalla cura dell’altro.

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