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LA SCUOLA AL CENTRO DEI PROGRAMMI ELETTORALI

Speriamo che l’imminente sfida elettorale costituisca una giusta occasione per proporre una larga riflessione sul MONDO DELLA SCUOLA SANSEVERESE. Ci appelliamo a tutti i candidati, affinché la scuola non sia il fanalino di coda nei programmi elettorali ma venga messa al centro perché è proprio dalla scuola che la nostra città può e deve ripartire per dare ai giovani un futuro migliore. Intanto vorrei portare all’attenzione dei nostri Lettori i numeri della popolazione scolastica del nostro Comune relativi all’anno scolastico 2022-23: 7.901 alunni (fonte Delibera di Giunta Comunale n. 236 dell’11.12.2023) così suddivisi: C.D. DE AMCIS (748), C.D. SAN FRANCESCO (559), Istituto comprensivo ZANNOTTI-FRACCACRETA (566), C.D. SAN BENEDETTO (1.167), Istituto comprensivo PALMIERI-SAN GIOVANNI BOSCO (976), Istituto comprensivo PETRARCA-PADRE PIO”(612), insieme delle SCUOLE SUPERIORI (3.273). Sarebbe interessante conoscere dai vari candidati quale potrebbe essere il miglior DIMENSIONAMENTO dei vari Istituti e quale potrebbe essere l’antidoto alla DISPERSIONE e all’ABBANDONO SCOLASTICO. Il dato più evidente ed allarmante è la percentuale del 18% di dispersi ed abbandoni nel nostro territorio che si attesta sugli stessi valori della Regione Puglia, un dato molto preoccupante rispetto alla media nazionale del 13%. Mentre c’è chi vorrebbe addebitare il ruolo di capro espiatorio alla sola SCUOLA, in realtà è il contesto culturale extrascolastico ad alimentare il fenomeno. Un efficace intervento di contrasto a tale fenomeno deve identificare e riconoscere tutti quei “SINTOMI” che in genere precedono le situazioni di insuccesso e abbandono: irregolarità nella frequenza, scarsa partecipazione alla vita scolastica, esiti non sufficienti. Tali sintomi celano spesso un disagio sociale di matrice più ampia del solo contesto scolastico, spesso connesso anche ai contesti sociali economici e familiari in maniera tale da determinare concreti rischi di EMARGINAZIONE e di DEVIANZA. Quand’è che un ragazzo decide di abbandonare gli studi, lasciando prematuramente la scuola? L’esperienza ci dice che non esiste “un’ora x” in cui si assume questa decisione, ma che al contrario questa scelta è frutto di un lento e progressivo percorso di allontanamento, fatto di assenze e ritardi ripetuti, di insuccessi e bocciature, di demotivazione e scarsa fiducia. Per alcuni, la scelta è anche legata alla necessità di sostenere economicamente la famiglia. Un combattente della “POVERTÀ EDUCATIVA” come DON MILANI diceva che una comunità che non sa fronteggiare la dispersione e l’abbandono della scuola è …COME UN OSPEDALE CHE CURA I SANI E RESPINGE I MALATI. MATTEO CONTE, ricercatore presso la Facoltà di Pedagogia a Bari, rivela che il 30% di Pugliesi tra i 15 e i 29 anni NON LAVORANO, NON STUDIANO, NON SI FORMANO. Un tasso che supera la media nazionale, che tocca il 23%. Certamente il Comune di San Severo non fa eccezione. Pertanto il passo è breve verso l’escalation delle tre D : DISAGIO (adolescenziale e giovanile), DEVIANZA e infine DELINQUENZA. I candidati al prossimo Consiglio Comunale sono avvertiti!

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