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PASOLINI ICONA POP, MOSTRA ALLA GALLERIA “L. SCHINGO”. L’uomo, l’intellettuale, il regista

“Pasolini, icona pop” è il titolo dell’interessante e bellissima mostra su uno dei personaggi forse più controversi della cultura italiana del Novecento che è stata inaugurata domenica 12 marzo 2023 presso la Galleria d’Arte “Luigi Schingo” di San Severo che resterà aperta fino al 16 aprile p.v. e che ho avuto modo di visitare. Una mostra che tratteggia a tutto tondo la figura dell’uomo, dell’intellettuale (scrittore e poeta) e del regista cinematografico Pierpaolo Pasolini. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di San Severo – Assessorato alla Cultura, Associazione “Tessitore culturale” e Arci. La mostra è suddivisa in quattro sezioni. All’ingresso della Galleria c’è il primo pannello su “Pasolini e la musica” con le canzoni a lui dedicate; poi abbiamo il pannello dedicato agli intellettuali, cioè dedicato ad attori, registi, scrittori, compositori che ha frequentato tra cui Totò, Aldo Moro, Anna Magnani, Oriana Fallaci, Elsa Morante, Alberto Moravia, Giuseppe Ungaretti, Carlo Emilio Gadda e tanti altri. Poi c’è il pannello dedicato ai “Procedimenti giudiziari (1947-1977) che lo hanno visto direttamente coinvolto. Vi è poi il pannello dedicato a “Illustratori, fumetti & Art street” con immagini di disegnatori e artist street che lo hanno raffigurato. Non mancano poi foto delle “donne” della sua vita e la sua passione (il calcio – la foto con Gianni Morandi). Nella sezione dedicata al cinema sono riprodotte, locandine e sinossi dei suoi film. Sulla sua vita privata molto forte era il legame con la madre Susanna Colussi. L’ultimo pannello è quello dedicato al delitto avvenuto sull’idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975, ad opera dell’unico accusato Pino Pelosi (ma non è andata così) perché il caso Pasolini è stato riaperto in quanto rappresenta ancora oggi uno dei tanti misteri italiani. Pasolini è un intellettuale non ancora del tutto compreso dalla cultura italiana, un uomo controcorrente che, per certi versi, ha precorso i tempi della modernità. Possiamo definirlo “l’intellettuale della modernità”.

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