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POLEMICA MIGRANTI: L’Avv. De Letteriis Portavoce del Sindaco replica a “titolo personale” al Movimento Uniti per San severo

REPLICA A TITOLO PERSONALE DEL PORTAVOCE DEL SINDACO AVV. DARIO DE LETTERIIS, sulle recenti polemiche in merito al susseguirsi di botta e risposta fra l’Amministrazione Comunale e il Movimento Uniti per San Severo, sulla questione dei migranti e dei 28 milioni di euro del PNRR. L’Avv. De Letteriis, risponde a titolo personale dopo essere stato tirato in ballo dal portavoce del Movimento Giorgio Ventricelli:
“Gentilissimo Padre Andrea Tirelli, Presidente del Movimento Uniti per San Severo, desidero replicare, a titolo esclusivamente personale, al comunicato del Movimento da Lei presieduto, pubblicato in data 11/03/2023 su “La Gazzetta di San Severo”, dovendo difendere la mia onorabilità e la mia reputazione: di professionista, di portavoce, di uomo.
In primis. Mi è dato di leggere: “…Uniti per San Severo non è un movimento politico-culturale, come erroneamente e in modo pretestuoso è stato scritto nel comunicato stampa, bensì è una APS (Associazione Promozione Sociale)…” .
Partendo dall’incontrovertibile presupposto che non è assolutamente offensiva la definizione di movimento politico-culturale e che conosco cosa sia una APS, l’esperienza mi insegna che sono i fatti che danno sostanza ad un nomen juris. Mi permetta di spiegarmi meglio: se il dopolavoro ferroviario “…dice no ai 28 milioni di euro del PNRR…” – esattamente come fa la Sua APS- fa politica, nella accezione più nobile del termine, ed è sostanzialmente irrilevante se, per statuto, sia un circolo ricreativo, atteso che assume un ruolo politico, il che non costituisce un male.
In secundis. Leggo inoltre: “… Nel comunicato stampa si evidenzia e ricorda più volte, con fare insolente e tendenzioso, il fatto che Andrea Tirelli è un frate…”.
Solo chi non mi conosce e non sa nulla della mia storia -e so bene, Padre Andrea, che mi conosce- può affermare una cosa simile: la insolenza e la tendenziosità stanno in chi mi attribuisce malafede. A riguardo, inoltre, non ho mai pensato che Ella non possa esprimere, in quanto Sacerdote e Religioso, le Sue opinioni, sia come cittadino, che come presidente di una APS: ci mancherebbe. Avrei avuto più di un dubbio se Ella fosse a capo di un partito o di una lista in fieri per le prossime elezioni amministrative, dal momento che il Diritto Canonico non lo consente: non è il Suo caso.
In tertiis. Ho letto a fondo il comunicato della Sua Associazione e con pari attenzione il Piano di Azione Locale, documento al quale, forse, non si è prestata la dovuta attenzione.
In detto piano, al punto n. 4, è scritto:
“Il Lavoratore dopo un’iniziale fase di ascolto, verrà preso in carico, e sarà informato dei diversi servizi di accompagnamento offerti sul territorio. In questa fase gli verrà richiesto di manifestare la sua volontà di radicamento sul territorio (stagionale, semi residenziale e residenziale). Il Lavoratore, insieme ai Job profilers, compilerà il proprio bilancio di competenze, che sarà inserito su una piattaforma informatica. Successivamente, sarà avviato alla fase di formazione per l’acquisizione delle competenze linguistiche e professionali, nonché avviato alla fase del tirocinio e/o inserimento al lavoro. L’intero sistema alloggiativo è inoltre pensato per essere ubicato in prossimità delle principali vie di collegamento e trovare una soluzione che favorisca il trasporto da e presso i luoghi di lavoro…”
Per quanto concerne, poi, l’abitazione, si legge testualmente:
“durante l’iniziale presa in carico il migrante sceglierà come intende legarsi al territorio: stagionalmente, in modo semi-residenziale o stanziale. In base a tale scelta il lavoratore sarà orientato presso le Foresterie, nate per la “stagionalità dell’accoglienza” mentre se si tratta di semi- stanzialità o stanzialità saranno orientati presso il Mosaico di San Severo ovvero presso i c.d. Villaggi dei lavoratori (c.d. accoglienza di secondo livello). Nel primo periodo la permanenza sarà gratuita, mentre, una volta terminata la formazione ed ottenuto un contratto di lavoro, la permanenza prevederà una forma di contribuzione (c.d. canone di locazione calmierato). Successivamente, stabilizzata la fase di inserimento al lavoro, si passerà all’avviamento alle locazioni private, attraverso il “Sistema di tutoring for living”.”
Presidente, non Le sembra che quanto innanzi riportato dal piano corrisponda, in buona sostanza, alle proposte formulate del Suo Movimento? A me sembra di sì.

Se è così, mi chiedo quale sia la ragione di una polemica tanto aspra da giungere ad offendere le persone, ad insinuare che -come direbbe Roberto Benigni nel film Johnny Stecchino- sia “tutto un magna-magna.”
Non me ne voglia, ma è molto grave scrivere -come Ella ha scritto, nella qualità prefata- “Come saranno gestiti (quei fondi), soprattutto: da chi e con quali finalità?”.
Ribadisco che “chi” gestirà i fondi sarà stabilito dalle procedure amministrative attuate in ottemperanza al codice degli appalti e dalla normativa europea in materia, certamente non da questa Amministrazione.
Peraltro, risulta agli atti che sono stati avviati diversi tavoli di confronto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di categoria, con i rappresentanti delle varie associazioni che si occupano di accoglienza e di migranti: vi è un lungo elenco di persone ed associazioni che hanno espresso liberamente le proprie idee.
Spero Le sia noto, Presidente, che la Civica Amministrazione ha partecipato a tutti i Tavoli Istituzionali, necessari ed opportuni, ed ha inoltre incontrato i rappresentanti dei migranti sia di Torretta Antonacci sia di Casa Sankara.
Mi auguro che Ella sia, altresì, a conoscenza che si è tenuto un Consiglio Comunale monotematico, a cui sono stati invitati, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Consulta e i rappresentanti di Regione Puglia, al fine di formulare una proposta concreta.
Mi auspico che sia stato, inoltre, informato che, in detta sede, anche su proposta formulata nella IV Commissione “Socio-Sanitaria”, presieduta dal Consigliere Comunale Rocco Enrico Pennacchio è stata deliberata la istituzione di un tavolo permanente al fine di coinvolgere tutti i Cittadini: non Le ha riferito nulla il past presidente e fondatore della Sua APS?
Infine, non risponderò oltre -in questa sede- alla malafede attribuitami, alla irrefrenabile voglia di attaccarmi personalmente con offese gratuite, del tutto prive di ogni fondamento.
E’, infatti, molto più interessante parlare di come aiutare 2.000 migranti, 2.000 persone, che sono già qui e che, come Ella sa benissimo, vivono male, molto male.
Sono fermamente convinto che sia su questo tema importante, sul tema della dignità della vita, che ci si debba confrontare, magari senza sollevare polemiche oltremodo strumentali, senza fare insinuazioni, senza diffamare, lasciando, Presidente, certi personaggi a sbattere i piatti, tanto è piccolo il loro mondo, tanto è basso il loro cielo.
Et de hoc satis! Molto cordialmente.”

Avv. Dario de Letteriis

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