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San Severo, a Pasqua le famiglie tornano ad abbracciarsi: la migrazione una delle sfide del futuro

Il clima pasquale porta con sé non solo la promessa di rinascita, ma anche il ritorno di migliaia di giovani e lavoratori che, carichi di emozione e desiderio, viaggiano verso il Sud per riabbracciare le loro famiglie. Un evento carico di significato anche per molte famiglie sanseveresi e che riaccende il dibattito su politiche passate e sfide future che hanno plasmato e continueranno a influenzare ancora per molto tempo la comunità locale. I dati demografici ci offrono uno sguardo penetrante sulla realtà: nel 2014, la popolazione residente contava 54.302 persone, ma nel 2022 questo numero é sceso a 49.481. Questa diminuzione riflette non solo le dinamiche naturali della popolazione, ma anche le conseguenze di scelte politiche passate che non sono state in grado di fornire opportunità di crescita economica e sviluppo al territorio. Una delle conseguenze più evidenti di queste scelte è stata la fuga di giovani e lavoratori in cerca di un futuro migliore altrove. Nel 2014, la fascia di età compresa tra i 20 e i 30 anni contava 6.794 individui, ma nel 2023 si è ulteriormente ridotta a 5.772. Questo declino non è solo un numero, ma rappresenta la perdita di potenziale umano e la mancanza di prospettive nel territorio di origine. La Pasqua, con il suo richiamo al ritorno alle radici e alla famiglia, diventa così un momento carico di significato e di riflessione. Molti giovani e lavoratori emigrati tornano alle loro comunità per celebrare le festività con i propri cari, ma dietro questa gioia c’è spesso una realtà dolorosa di separazione forzata dovuta alla mancanza di opportunità. Pertanto affrontare le sfide del futuro richiederà una nuova visione di città e azioni concrete da parte della politica locale, che si infiamma ancor di più quest’anno che i sanseveresi saranno chiamati a eleggere il prossimo governo cittadino. Sono tanti, infatti, ad augurarsi dalla futura classe politica la realizzazione d’iniziative che favoriscano, concretamente, nei fatti e non solo a parole, la crescita economica, l’innovazione e la conseguente creazione di posti di lavoro per tutte le fasce di età. Secondo gli esperti, infatti, occorre investire nell’istruzione, nella formazione professionale e nelle infrastrutture per garantire un futuro sostenibile per la comunità. L’assenza di opportunità di crescita e stabilità che un tempo investiva solo la popolazione più giovane che si trasferiva temporaneamente in altre città per concludere gli studi, negli ultimi anni sta riguardando anche molti lavoratori e imprenditori che hanno deciso di fare i bagagli verso il nord Italia o addirittura l’estero. E sono tante anche le realtà economiche locali che riescono a sopravvivere solo perché hanno allargato il proprio business con il commercio on line riuscendo a trovare clienti fuori dal confine cittadino. Dati che non possono passare inosservati agli occhi di chi si candida a governare la città e che dovrebbero trovare nei programmi elettorali proposte innovative e prospettive di sviluppo capaci d’invertire la rotta e recuperare quel ruolo di protagonista che San Severo rivestiva in passato nella pentapoli di Capitanata.

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