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San Severo: questa sera inaugurazione della “Fondazione Luigi Allegato”

Questa sera, venerdì 4 marzo, nella città di San Severo, alle ore 18,00, in via Leone Mucci, 24, verrà inaugurata una sede della Fondazione intitolata a “LUIGI ALLEGATO”, Sindaco di San Severo nel 1950, nonché primo Presidente della Provincia di Foggia, dopo le elezioni del 1952.
La Fondazione avrà come scopo anche la formazione politica per chi voglia avvicinarsi a tale mondo.
All’inaugurazione saranno presenti varie autorità, tra cui Vito Antonio LEUZZI, Docente Universitario e Presidente dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.
Il Maestro Michele MONACO, per spiegare contenuti e finalità della nascita di tale sede, ha scritto un simpatico dialogo telefonico, (lo si riporta integralmente), immaginando che l’on. ALLEGATO dialogasse con una giornalista…

GIORNALISTA: “PRONTO, PRONTO…? VORREI PARLARE CON L’ON. ALLEGATO! È POSSIBILE?”.
ON. ALLEGATO: “Buongiorno, sono io… con chi ho il piacere di parlare?”.

GIORNALISTA: “ONOREVOLE, SONO UNA GIORNALISTA E VORREI FAR CONOSCERE AI MIEI GIOVANI ASCOLTATORI SOPRATTUTTO LA SUA STORIA POLITICA E UMANA”.
ON. ALLEGATO: “Sì. Ho ascoltato le precedenti interviste a Raffaele Recca e Leone Mucci. Me l’aspettavo una sua chiamata. Guardi, le dico subito che la mia storia è quella di tanti miei compagni con i quali ho condiviso le lotte bracciantili dei primi del ‘900. Ho condiviso gli scioperi per un giusto salario, per uscire dalla miseria e soprattutto per il diritto al voto, poiché sino al 1911 non era consentito votare se non avevi la licenza elementare oppure in caso di analfabetismo dovevi avere almeno 30 anni. Il Governo Giolitti concesse il suffragio elettorale universale solo per i maschi. Prima votavano solo i notabili e i padroni”.

GIORNALISTA: “E COSA ACCADDE CON LA CONQUISTA DEL SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE?”.
ON. ALLEGATO: “Il Partito socialista, che sin a quel momento non poteva che appoggiare il partito rosso (Fraccacreta) in competizione con quello bianco (Masselli), si ritrovò ad essere il primo partito. L’altra novità conseguente fu l’estensione dell’elettorato attivo al proletariato, cioè la possibilità di candidarsi ed essere eletti. Nel 1920 fui eletto con altri braccianti nel Consiglio Comunale. Sempre nello stesso anno venni eletto al Consiglio Provinciale assieme a Leone Mucci, Emilio Amoroso e Filippo Pelosi.

GIORNALISTA: “SE MI PERMETTE, SENATORE, AI MIEI LETTORI HO ANTICIPATO LA SUA INTERVISTA INFORMANDOLI CHE LEI È RIUSCITO IN UNA IMPRESA STRAORDINARIA: Da ragazzino con la sola seconda elementare e garzone presso una masseria, lei è approdato nel giugno del 1946 dentro l’Assemblea Costituente ed è stato eletto con 40.000 voti di preferenza, secondo solo a Di Vittorio. Un motivo di orgoglio per i suoi concittadini sanseveresi che lei sia stato eletto Deputato dell’Assemblea Costituente.
ON. ALLEGATO: L’infanzia perduta a lavorare come garzoni nelle masserie dei latifondisti fu la sorte di tanti ragazzi come me, come Giuseppe Di Vittorio, come Carmine Cannelonga e quella di tanti compagni. Strappati dalla scuola eravamo semi analfabeti, ma crescemmo con pane e politica perché il Circolo giovanile socialista fu una vera palestra. Il ricordo più vivo che ho è quello di un bracciante mio coetaneo, Alfonso Camerino (che purtroppo morirà al fronte) che mi spinse a leggere “l’Avanguardia” giornale della federazione giovanile socialista ed a frequentare e ad iscrivermi al Circolo. Quanto alla mia elezione come Deputato della Costituente devo ringraziare i miei concittadini per avermi dato la loro fiducia. Il 2 giugno del 1946 si è verificata una percentuale altissima di votanti sanseveresi, il 93,43%. Un record mai più raggiunto nelle successive tornate elettorali. Le donne del ‘46 furono le protagoniste dell’altissima affluenza alle urne. Quelle donne resteranno indimenticabili anche perché furono decisive nel referendum Monarchia – Repubblica. San Severo fu uno dei pochi Comuni in tutta la Puglia dove prevalse il voto favorevole alla Repubblica.

GIORNALISTA: “SENATORE, QUALI ALTRI MOMENTI DIFFICILI HA TRASCORSO NEGLI ANNI DELLA SUA GIOVINEZZA?”.
ON. ALLEGATO: “Beh,…ho pagato caro la mia avversione per chi si esaltava a sostenere l’entrata dell’Italia nella Prima guerra mondiale; successivamente sono stato arrestato nel 1926 e processato dal Tribunale Speciale Fascista a 10 anni di reclusione, terminati i quali tornai a San Severo e trovai solo mia moglie poiché i nostri tre figli erano deceduti per malattie non curate a dovere…”

GIORNALISTA: “SENATORE ALLEGATO, MI DICONO CHE NEGLI ANNI ’50 SI È CONTRADDISTINTO PER IL SUO IMPEGNO QUANDO FU ELETTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA”.
ON. ALLEGATO: “Sì, è stata una esperienza esaltante essere stato eletto Presidente a Palazzo Dogana. Ho amato molto la Capitanata e ho profuso tutte le mie residue energie per creare opportunità e sedi scolastiche per la formazione culturale dei giovani”.

GIORNALISTA: “SENATORE, SA CHE A SAN SEVERO nel mese di settembre 2020 si costituirà una Fondazione intitolata a suo nome? Ne fanno parte giovani e meno giovani con i seguenti intenti che le leggo: <<proseguire i suoi ideali attraverso iniziative e progetti basati sul dialogo e sul pluralismo culturale per contribuire alla promozione della ricerca storica, dell’attività didattica, dell’approfondimento culturale sulla storia contemporanea e la memoria del nostro territorio con spirito costruttivo e condiviso che è alla base della nostra Costituzione, del nostro essere Europei e in quanto donne e uomini liberi>>.
ON. ALLEGATO: “Sono grato dal profondo del cuore a coloro i quali si accingono a fondare una Istituzione che conservi e rinnovi la memoria del ‘900 nella nostra San Severo. Ho parlato prima del diritto al voto, di quello che è costato, delle percentuali di partecipazione raggiunte in momenti decisivi, ma non possiamo nasconderci che oggi le percentuali di partecipazione stanno ad indicare che la democrazia sta vivendo un nuovo ciclo. Ho voluto richiamare questo contrasto tra le lotte del passato e la realtà di oggi per affermare che il vero patrimonio della fondazione è costituito dagli strumenti e dalle iniziative per leggere con spirito critico il presente”.

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