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È il sanseverese Alessio Scarale il 1° classificato al concorso “Recanati, Infinito Sostenibile”.

L’architetto Alessio Scarale e il suo team, composto da architetti, urbanisti, designer, esperti di marketing territoriale e di economia urbana, si aggiudicano il concorso per la valorizzazione del centro storico della città di Recanati con il progetto intitolato “Recanati, Infinito sostenibile”.
Il progetto è risultato vincitore al termine della seconda fase con l’ottima valutazione di 79,6 punti. “Recanati | Infinito Sostenibile”, redatto dall’architetto Scarale, del quale è capogruppo, si è avvalso di un gruppo multidisciplinare composto da S. Campanozzi, F. Cattaneo, D. D’arcangelo, F. Galanti, I. Petreni, M. Trimarchi. Un lavoro di squadra che ha portato al felice esito finale, con la proclamazione ufficiale, avvenuta questa mattina nell’aula magna del comune di Recanati, del vincitore e l’assegnazione del 1° Premio.
Un lavoro iniziato nel dicembre 2020 quando, l’Amministrazione comunale di Recanati, decise di indire un concorso di progettazione “a procedura ristretta” con l’obiettivo di avviare un processo virtuoso di miglioramento diffuso del centro storico attraverso l’elaborazione di una proposta ideativa da parte dei concorrenti finalisti.
La proposta, fa sapere Scarale,
prevede una strategia fondata sugli elementi cardine della sostenibilità, volta all’ottimizzazione delle risorse impiegate e alla massimizzazione dell’impatto sulla qualità della vita urbana e sul capitale sociale. L’obiettivo è rafforzare il senso di appartenenza della comunità attraverso un progetto basato sulle radici storiche, i valori identitari, la creatività e il saper fare di Recanati, che mira al superamento dell’attuale fase di incertezza che ha causato una contrazione delle attività economiche nel centro storico e l’uscita di parte dei suoi abitanti, ripartendo dai tanti punti di forza che la città presenta e dalla loro capacità di generare benefici.
I metodi che saranno adottati, con l’ausilio di un intenso processo partecipativo volto a estrarre visioni e fermenti dalle diverse componenti, consistono nel graduale ridisegno dell’infrastruttura urbana secondo un concetto di flessibilità e adattabilità, in modo da intensificare e fertilizzare i flussi sociali, culturali e economici. Si sono individuate, nello specifico, alcune aree del centro in cui mettere in atto una serie di microinterventi puntuali, a volte temporanei, pensati secondo quella logica di diffusione e di condivisione che pervade l’intero progetto, che intervengano in maniera hirurgica in alcuni puntichiave mediante installazioni verdi, artistiche o multimediali, per stabilire una nuova connessione tra le parti, un filo conduttore in continuo movimento e, al contempo, una nuova forma di appartenenza per la collettività. La sostenibilità del progetto sarà rafforzata con la costruzione di una struttura stabile di formazione e qualificazione del capitale umano e delle imprese artigiane, che stabilisca un ambiente di apprendimento laboratoriale e sperimentazione, adottando materiali nuovi e sostenibili, in un reticolo di sinergie che coinvolgano professionalità altamente qualificate.

“È stato un lavoro di squadra, un successo raggiunto, con impegno e dedizione, grazie all’apporto di collaboratori competenti e specializzati.
Sono orgoglioso anche perché il nostro progetto è risultato il più apprezzato dal pubblico: ha ricevuto il maggior numero di preferenze, espresse con un voto popolare, da parte dei cittadini di Reacanati”– esprime così la sua soddisfazione l’architetto-.

Chi è Alessio Scarale.

Ricordiamo che l’autore del progetto, l’architetto sanseverese Alessio Scarale, vive e lavora a Roma dove nel 1999 ha fondato il suo StudioAssaus, intraprendendo l’attività professionale e esplorando alle diverse scale i campi dell’architettura, della progettazione urbana e territoriale, del paesaggio.
Da diversi anni affianca alla libera professione un costante impegno nella ricerca sugli spazi pubblici e sui luoghi di relazione urbani, sperimentandone i risultati in progetti di concorso e realizzazioni e ottenendo numerosi riconoscimenti.
Il suo lavoro nel campo della Riqualificazione e Rigenerazione urbana è stato pubblicato su riviste e cataloghi specializzati ed ha ricevuto, tra gli altri, il 1°Premio “Buone Pratiche” – (Regione Puglia|2010), il 1°_Premio “Con_temporanea-_Architettura di Capitanata” – (Foggia|2011), il 1°_Premio “RI.U.SO. 01 – Rigenerazione Urbana Sostenibile” del Consiglio Nazionale Architetti – (Perugia|2012), per il progetto di riqualificazione urbana dell’area Piastra Verde e realizzazione del Parco urbano Baden-Powell a San Severo; il 1°_Premio “Eco_luoghi 2017-2018” del Ministero dell’Ambiente, Unioncamere e Ass. Mecenate 90 – (Roma|2018) per il P.A.C.P.A., un progetto di rigenerazione territoriale per la creazione del Parco culturale dell’Area Cave di Pietra di Apricena.
E’ stato selezionato per l’esposizione dei suoi progetti in numerosi eventi di rilevanza internazionale, tra i quali: “VII Biennale Europea di Landscape Architecture” – Barcellona, Spagna|2012; “BI.S.P. – II Biennale dello Spazio Pubblico” – Roma|2013; “XV Triennale Internazionale di Architettura – INTERARCH” – Sofia, Bulgaria|2018; “Thessaloniki Design Week” – Salonicco, Grecia|2019; “Arquitectos Romanos en el Mundo” – Bogotà, Colombia|2019; “RUN_INU _Rassegna Nazionale di Urbanistica” – Riva del Garda|2019.
Attualmente sta lavorando ad alcuni progetti di rigenerazione urbana e di rivitalizzazione dei centri storici per i Comuni di Pantelleria, San Severo, Trequanda  e Torrita di Siena.

All’architetto Scarale e ai suoi collaboratori, giungano gli auguri della redazione per questo nuovo e importante traguardo raggiunto.

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