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AVVENNE OGGI RICORDANDO CASIGLIO

Il 16.11.1995 ci lasciava NINO CASIGLIO . Nel 2005 fu commemorato in una solenne seduta monotematica del Consiglio Comunale dI San Severo e successivamente con l’organizzazione ( da parte dell’Amministrazione Comunale) di un convegno al quale partecipò SILVIO PERRELLA Presidente del Premio Napoli e il giornalista scrittore ed ex Direttore della Rai VALTER PEDULLÀ. La duplice commemorazione era doverosa e naturale in quanto il Preside CASIGLIO ha lasciato una straordinaria traccia politico-istituzionale (come Sindaco della migliore tradizione Socialista) e per la produzione di autentici capolavori della Letteratura Italiana come il romanzo “ACQUA E SALE”. Se dovessimo raccontare(oggi) ad un giovane la figura di CASIGLIO , partiremmo subito dal romanzo “ACQUA E SALE” con il quale l’autore porta ALLA RIBALTA PER LA PRIMA VOLTA gli usi e costumi del popolo della Capitanata fino ad allora completamente estranei alla Letteratura Italiana. Attraverso le vicende di una famiglia proletaria affronta il trapasso dalla società agricola, ma radicata nei suoi valori, ad una falsa modernità priva di ideali. Questo porterà CASIGLIO ad una amara conclusione che sintetizzerà con queste parole: << CIÒ CHE DOVEVA ESSERE CONSERVATO LO ABBIAMO PERDUTO , CIÒ CHE DOVEVAMO PERDERE LO ABBIAMO CONSERVATO >>. A commento di questa suo romanzo l’autore dirà testualmente: “Con “Acqua e sale” ho cercato di rappresentare la mia delusione per la sconfitta che ho constatato coi miei occhi fra tanti lavoratori della classe contadina. E, contro la stolta idea prevalente, ho voluto però riaffermare una mia fede profonda: non è vero che lo sconfitto ha senz’altro torto e il vincitore automaticamente ragione”.

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