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CORSIVO ADDIO?

C’è il PC, il TABLET e gli smartphone che accompagnano fin da piccolissimi i bambini e l’utilizzo di questi strumenti sta portando gli studenti a scrivere sempre più e solo in stampatello. L’irruzione delle nuove tecnologie sta facendo perdere la manualità, come quella appunto di saper scrivere in corsivo. Una delle tradizioni della scuola italiana, “la bella scrittura” come si chiamava un tempo, sta scomparendo. La perdita del corsivo, causa una sorta di “SPERSONALIZZAZIONE”. Al punto tale che si ripercuoterà anche sulla firma. Si perderanno le scritture personali che tanto contraddistinguono ognuno di noi e la nostra personalità fin da bambini, sui banchi di scuola. Il corsivo è importante per esprimere la propria personalità a differenza del piatto e informale stampatello. Uno studio realizzato dal Policlinico Umberto I e dall’Università ‘La Sapienza’ di Roma evidenzia che un bambino su 5 non sa scrivere in corsivo. Il Presidente onorario dell’Accademia della Crusca FRANCESCO SABATINI afferma che: «Gli studi più recenti, di psicoterapeuti e neurologi, segnalano che la deriva verso la scrittura su tastiera o verso forme semplificate di scrittura manuale (lo stampatello, rispetto al corsivo) riduce gli stimoli di produttività ideativa e linguistica e rallenta la comprensione nella lettura. Ma c’è di più. L’azienda specializzata in ricerche su internet AGI/AVG ha dimostrato che i bambini di oggi sono in grado di scrivere al PC, navigare su internet, utilizzare il cellulare, ma NON SANNO ALLACCIARSI LE SCARPE IN AUTONOMIA (solo l’11% lo sa fare) o ANDARE IN BICICLETTA. A fronte di tutto questo c’è un libro che è un appello al ritorno alla scrittura manuale e che è un racconto di come si possa sconfiggere LA DISGRAFIA (disturbo dell’espressione scritta che riguarda il 20 per cento degli studenti italiani, dei quali maschi 8 su 10) rieducando la motricità fine dei bambini anziché consegnandoli al computer. Nel libro IL CORSIVO ENCEFALOGRAMMA DELL’ANIMA ((vedi copertina a corredo)), una grafologa e uno psicologo spiegano i danni cognitivi, emotivi, relazionali che a bambini ed adulti può causare l’abbandono della scrittura a mano, specialmente in corsivo, a favore dell’utilizzo esclusivo delle tastiere dei computer e degli smartphone. Insomma, stando a moltissimi studi in questo campo, pare infatti che, tra le altre cose, i soggetti che imparano a scrivere a mano o si esercitano a migliorare la propria grafia, diventino più creativi, imparino a leggere più velocemente, siano più abili e capaci di generare idee e conservare informazioni più a lungo.

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