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DON MILANI, CENTO ANNI DI UN PRETE IN ESILIO

Durante quest’anno si è celebrato il CENTENARIO della nascita di Don LORENZO MILANI sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Nel 1967 nel libro “LETTERA A UNA PROFESSORESSA” firmata dai ragazzi della Scuola di Barbiana insieme a Don Milani si leggeva quanto segue: LA SCUOLA HA UN PROBLEMA SOLO: I RAGAZZI CHE PERDE. La scuola dell’obbligo ne perde per strada 462mila l’anno e continuava così: a questo punto gli unici incompetenti di scuola siete voi che li perdete e non tornate a cercarli, non noi che li troviamo nei campi e nelle fabbriche. In quel libro, si denunciava una scuola classista. Diceva: “La povertà dei poveri non si misura a pane, a casa, a caldo. Si misura sul grado di cultura e sulla funzione sociale. La distinzione in classi sociali non si può dunque fare sull’imponibile catastale, ma su valori culturali. Quando avete buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali”. Ma Don MILANI è famoso anche per il suo pensiero contro ogni forma di partecipazione ad una guerra. Già negli anni ‘60 rivendicò LA DIFESA DEGLI OBIETTORI DI COSCIENZA quando scrisse L’OBBEDIENZA NON È PIÙ UNA VIRTÙ, in cui ammoniva che “ognuno è responsabile di quel che fa”, anche se esegue ordini superiori. Richiamò il cristiano il quale “non potrà partecipare alle guerre nemmeno come cuciniere”. Infine diceva ai suoi ragazzi che se un ufficiale desse loro ordini da paranoico hanno solo il dovere di legarlo ben stretto e portarlo in una casa di cura. Per questo FU RINVIATO A GIUDIZIO PER APOLOGIA DI REATO. Ben presto entrò in rotta di collisione con la Chiesa di allora, per cui nel 1954 venne inviato nell’esilio di Barbiana, nel Mugello. Don MILANI morì a 44 anni il 26 giugno 1967. Tra le sue lettere e scritti vari si legge che…Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. GLI UNI SONO LA MIA PATRIA, GLI ALTRI I MIEI STRANIERI. Una sua decisa affermazione che è stata scelta per la intitolazione del suo CENTENARIO. Concludiamo ricordando il famoso motto di Don LORENZO MILANI: “I CARE” significa “Mi sta a cuore”, “Me ne voglio occupare”! E’ il messaggio che campeggia su una parete della sua scuola a Barbiana.

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