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Il trio Miglio Damone Sderlenga sbaglia e la colpa è dei dipendenti comunali

Ingiustificabile il ritardo del sindaco Miglio per le nomine degli assessori. Il sindaco ha il
dovere morale di nominare gli assessori necessari per completare l’esecutivo e (tentare di) governare. La città ha bisogno di uomini e donne competenti, capaci di amministrare e di fare politica. Lo chiede la città. Lo chiedono i dipendenti comunali. Lo chiedono aziende ed imprese che con il Comune lavorano da anni. Da mesi molti amministratori comunali hanno preso l’abitudine di attribuire alla macchina amministrativa i loro fallimenti. Incapaci, politicamente di programmare, risultano inconcludenti. E per giustificarsi agli occhi degli elettori, dicono che la macchina amministrativa non funziona. Ci vuole una bella faccia tosta a fare queste affermazioni. Cosa vogliono di più: hanno i dirigenti per ogni settore. Anzi si permettono pure il lusso di mandarne qualcuno temporaneamente presso altro ente,
gli uffici sono mediamente in grado di soddisfare le esigenze ed i bisogni dei cittadini, dalla precedente amministrazione hanno ereditato progetti finanziati e un bilancio in attivo. Cos’altro può volere un amministratore capace? Niente. Perciò basta puntare l’indice contro tanti dipendenti comunali che ogni giorno, in silenzio, fanno funzionare il comune. In più gli attuali amministratori si sono chiesti perché nessun imprenditore viene qui in città ad investire? La risposta è semplice: non ci sono politici autorevoli. Tuttavia, per governare una città come San Severo, attraversata da molteplici criticità, non serve essere delle brave persone. Servono capacità, spirito di sacrificio e abilità politica. Caratteristiche (o competenze) che gli attuali componenti dell’esecutivo hanno dimostrato di non possedere, ma di voler apprendere con tanta buona volontà. Alcuni amministratori a volte, danno l’impressione di trovarsi alle “giostre” della festa del Soccorso, e precisamente al chiosco dove si vincono i peluches buttando giù con una palla di pezza tanti cilindri di metallo. Più sono i cilindri abbattuti e più grande sarà il premio. E, sembra che da luglio 2014 stanno sempre lì davanti a scoprire il trucco: dove lanciare la palla di pezza per buttare giù più cilindri. Il padrone della giostra che con il suo “venghino signori” li convince a tentare un’altra volta. E mentre si pensa a giocare, dopo due anni di sindacatura i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se a qualcuno piace giocare lo faccia pure, ma non sulla pelle di una città diventata senza comando e sembra sempre più senza cura.

Il Consigliere Comunale
Capogruppo F.I.
avv. Rosa Caposiena

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