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MELODRAMMA SANSEVERESE

di MICHELE MONACO

Domenica 13 novembre 2005, nel corso della Stagione Lirica Comunale svoltasi al ”Verdi” di San Severo, si rappresentava“IL TROVATORE”.Questa opera si sa,è incentrata sulla competizione guerresca, e insieme amorosa, tra due fratelli cheignorano la loro condizione di consanguineità. Il Teatro era esaurito in ogni ordine di posti e il pubblico(giunto anche da fuori provincia) attendeva di ascoltare lapopolare cabaletta“DI QUELLA PIRA” (nella foto) cantata daltenore PIERO GIULIACCI, il quale già si era esibito mesi prima, nello stesso personaggio, a Firenze con il Maestro ZUBIN METHA e all’Arena di Verona con la regìa di ZEFFIRELLI. La scena, dal forte impatto emotivocostituita dal combinato disposto dell’acuto del tenorecon“All’armi, all’armi!” con lo spettacolare movimento degli armigeri chepuntavano le armi verso il pubblico, intimorì per un attimo tutti gli spettatori. La cosa curiosa è che la stessa scenasi svolse – ma per davvero -nel 1866, alla “Fenice” di Venezia, quando le comparse in armi sembravano minacciare gli ufficiali austriaci situati nelle prime file della platea. Una scena brillantemente ricostruita nel famoso film “Senso” di LUCHINO VISCONTI per illustrare come la forza della musica potesse scatenare sentimenti patriottici.Sensazioni ed emozioni del melodramma musicato da GIUSEPPE VERDI. INDRO MONTANELLI, nella “Storia d’Italia” – Rizzoli- 1971,scrive: ”In un periodo così intenso di avvenimenti e di passioni come il trentennio risorgimentale, uno solo grandeggiò nella musica. Ma vi grandeggiò appunto perché col Risorgimento s’identificò dandogli i suoi slanci, i suoi ritmi, i suoi inni, i suoi cori. GIUSEPPE VERDI era un compositore di razza, che in qualsiasi epoca e Paese avrebbe svettato. Ma non c’è dubbio che al suo immenso successo molto contribuì la sua capacità d’interpretare come nessuno i sentimenti e gli entusiasmi del tempo. Era la musica di VERDI che, scaldando gli animi degli spettatori, trasformava gli spettacoli in manifestazioni di patriottismo. Ed era cantando VERDI che i volontari si avviavano ai campi di battaglia”.

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