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NON SPARATE SULLA SCUOLA

E’ uscito da poche settimane un libro da non perdere scritto a quattro mani da due note giornaliste del ‘Corriere della Sera’: GIANNA FREGONARA e ORSOLA RIVA. NON SPARATE SULLA SCUOLA è un libro diviso in dieci capitoli di agevole lettura che getta uno sguardo informato e disincantato sull’universo scolastico e sui suoi protagonisti, studenti prima di tutto ma anche professori e genitori. Le due autrici guardano con ottimismo in quello che accade nelle 364.000 classi funzionanti nell’anno 2023-24 e rilevano la diffusa presenza in esse di iniziative innovative che partono dal basso e che riescono a ottenere buoni risultati “Occorre però – dicono – che tutti siano d’accordo, non solo a parole, sull’importanza di investire sull’istruzione e sul capitale umano” e che vengano eliminati disastri storici come quello della DISPERSIONE SCOLASTICA e storture come quella dei DIPLOMIFICI, denunciati dallo stesso ‘Corriere della Sera’ e da altre testate. L’editorialista ALDO CAZZULLO sostiene che nel libro di FREGONARA e RIVA c’è il racconto della scuola italiana, un luogo dove le nuove generazioni si formano e incontrano quelle che le hanno precedute. Non si potrebbe definire meglio la scuola: è lì che ogni mattina quasi nove milioni di bambini, ragazzi e adulti, dai 3 ai 67 anni, si danno appuntamento. «La più grande comunità organizzata del Paese», che dovrebbe considerare i ragazzi — per dirla con PLUTARCO — «non come vasi da riempire, ma fiaccole da accendere». Tuttavia non si può negare che la scuola attraversi un periodo molto difficile. Da una parte un mondo e un Paese che invecchia a vista d’occhio e dall’altra una generazione definita dal premio Nobel per la Pace MUHAMMAD YUNU «la generazione più potente dell’intera storia dell’umanità», una generazione che ha a disposizione mezzi e tecnologia per cambiare — e salvare — il mondo. I giovani sono come il genio della lampada di ALADINO: ci vuole qualcuno che sappia strofinarli per liberarne le risorse e i talenti. CAZZULLO conclude la sua recensione ritenendo che la scuola italiana anche se scricchiola da tutte le parti, rappresenta ancora oggi un modello da difendere: è aperta a tutti, è inclusiva, è gratuita e resta competitiva con il sistema privato che in altri Paesi invece ha preso il sopravvento». Tra i tanti spunti che offre il libro, colpisce in particolare IL CAPITOLO SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA. Sono gli studenti perduti: in Italia sono quasi mezzo milione di giovani, secondo la rilevazione pubblicata a maggio 2023 da Eurostat, la banca dati dell’Unione Europea. Il passaggio più traumatico resta quello dalle medie alle superiori. Un disastro per gli studenti, uno smacco per la scuola e un peccato per i professori. Poi ci sono gli studenti che hanno in tasca un diploma che è solo un pezzo di carta, perché durante tutto il percorso scolastico non hanno imparato granché. Per loro il Presidente dell’Invalsi ROBERTO RICCI ha coniato una nuova definizione, la «dispersione implicita»: ragazzi di 19 anni che, alla vigilia dell’esame di Stato, possono contare su capacità linguistiche e logico-matematiche da terza media». Pertanto occorre investire molte risorse sulla scuola poiché “NESSUN ALTRO INVESTIMENTO PAGA MIGLIORI INTERESSI”: sono le parole di BENJAMIN FRANKLIN con le quali si conclude il bel libro delle giornaliste GIANNA FREGONARA e ORSOLA RIVA.

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