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SAN SEVERO E LA TOPONOMASTICA DEL SECONDO DOPOGUERRA

Dal 1945 al 1946 la toponomastica di San Severo cambiò radicalmente. Il viale della stazione venne intitolato a GIACOMO MATTEOTTI. Prima era intitolato all’aviatore ITALO BALBO. L’edificio scolastico “ROSA MALTONI” venne intitolato “GIOVANNI PASCOLI”. La Giunta Comunale dell’epoca deliberò per re-intitolare via MERCANTILE (oggi via RECCA) che nel 1937 fu intitolata al sottotenente FURIO LEUZZI. All’ ultimo tratto di Corso Garibaldi venne abolita la intitolazione “via Tenente LUCIO DAMIANI”, vico Ebrei non si chiamerà più “via DANTE CASSANO”, in via Zannotti viene revocata la intitolazione a ENRICO DE TROIA, via San Matteo riprenderà il nome del Santo e verrà revocata la titolazione “via ARDUINO DE GIROLAMO”. La Giunta Comunale che deliberò questi cambiamenti era composta dal Sindaco GIUSEPPE FIORE, dal vice-Sindaco ERNESTO MANDES (PSI) e dagli Assessori: MARIO FANELLI (Partito d’Azione), ANTONIO FESTA(PCI), FELICE D’AMELIO (D.C.), EMILIO MAZZILLI (PLI). Nell ottobre del 1946, un’altra Giunta Comunale cambierà nome all’edificio scolastico “UMBERTO 1° Principe di Piemonte” che sarà intitolato “EDMONDO DE AMICIS” per commemorare il centenario della nascita del famoso scrittore. L’esito del referendum Monarchia-Repubblica vedrà il cambio di piazza “VITTORIO EMANUELE II” con PIAZZA DELLA REPUBBLICA; corso “UMBERTO I” sarà corso GRAMSCI; da via CARLO ALBERTO si passa a via MARIO PAGANO e via CARLO EMANUELE diventa via DOMENICO CIRILLO. Questi ultimi sono stati due grandi protagonisti della Repubblica Partenopea del 1799. Infine viale 2 GIUGNO sostituirà viale del LITTORIO. La Giunta Comunale del 1946 che delibererà le suddette nuove intitolazioni era così composta: Sindaco EMILIO AMOROSO (PCI), Assessori: FRANCESCO PAOLO VISCONTI (PCI), GIOVANNI CIANNILLO (PCI), AUGUSTO VACCARELLA (PCI), MICHELE PIRRO (PCI), MARIO CALVANO (DC), UMBERTO PILLA (DC). Non tutti i membri del Consiglio Comunale furono d’accordo sulla nuova toponomastica. Le nuove intitolazioni passarono con un voto di maggioranza relativa, mentre l’unanimità fu raggiunta solo sul nome di EDMONDO DE AMICIS.

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