Cultura

FERDINANDO, UN SANSEVERESE CARO AGLI DEI

di MICHELE MONACO

FERDINANDO DEL RE, chi era costui? Credo che molti giovani non abbiano mai sentito parlare di questo illustre musicista (compositore, operista e “capo musico”) sanseverese che ha rappresentato l’eccellenza culturale della nostra Città nella seconda metà dell’800. Nato a San Severo il 16 aprile del 1839, morì a soli 48 anni nel gennaio del 1887 in via U. FRACCACRETA n. 79 (all’epoca via Mercato). La sua passione per la musica lo portò a “ingannare” suo padre quando, recatosi a Napoli per frequentare l’Università di Medicina, si iscrisse di nascosto al Conservatorio di S. Pietro a Maiella, diretto allora dal mitico Maestro SAVERIO MERCADANTE. “In questo periodo (come scrive UMBERTO PILLA in “San Severo nel Risorgimento”, pp. 153-154) egli ideò e scrisse l’opera melodrammatica “Manfredi di Svevia” altrimenti intitolata “La Battaglia di Benevento”. Scrive ancora il PILLA che dopo aver perfezionato la sua opera, il Maestro DEL RE, LA RAPPRESENTÒ IN PRIMA ASSOLUTA A SAN SEVERO NEL TEATRO “REAL BORBONE” (EX CINEMA PATRUNO) RIPORTANDO UN TALE SUCCESSO DA ESSERE PORTATO IN TRIONFO CON UNA SPETTACOLOSA FIACCOLATA E GLI VENNE DECRETATO UN ATTESTATO DI VIVO RICONOSCIMENTO PER LA SUA OPERA, FIRMATO DA UN CENTINAIO DI CITTADINI E DA TUTTE LE AUTORITÀ DELL’EPOCA. DOPO CHE L’OPERA FU REPLICATA PER CINQUE SERE DI SEGUITO, FU RAPPRESENTATA A NAPOLI E FINANZIATA ANCHE DAL COMUNE DI SAN SEVERO CON L. 5.000 E DALLA PROVINCIA CON L. 1.000. In seguito, scioltasi la compagnia operistica, e resosi latitante l’impresario napoletano, DEL RE dovette rinunciare in qualche modo alla carriera operistica. Ma, subito dopo, partecipò a dei prestigiosi concorsi bandistici – tra cui quello di Roma dove si meritò il pubblico elogio del Sindaco, il principe di Torlonia. PRESSATO DAGLI AMICI TORNERÀ A SAN SEVERO DOVE FONDERÀ E DIRIGERÀ (sino alla sua morte prematura) LA MITICA BANDA ROSSA che insieme all’altrettanto mitica BANDA BIANCA daranno vita ad una epopea musicale irripetibile per la nostra città, tanto da balzare agli onori della cronaca internazionale per i numerosi successi ottenuti in Italia e all’estero. Quanta musica avrebbe potuto ancora regalarci FERDINANDO DEL RE se la morte non ce l’avesse portato via così presto? Un greco di migliaia di anni fa – MENADRO – riteneva la morte precoce un evento favorevole tanto da ritenerla il segno dell’amore divino, un concetto che poi LEOPARDI ha reso famoso nella sua citazione «muor giovane colui ch’al cielo è caro». Le cronache del 1800 descrivevano una San Severo culla della musica e di un sanseverese portato in trionfo con una fiaccolata. Oggi i telegiornali e le rubriche televisive si occupano della nostra Città per l’operazione <<ARES>> e per i furbetti del cartellino. Purtroppo!

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