Cultura

IL FANTASMA DI DOMENICO

di MICHELE MONACO

L’ectoplasma di DOMENICO appare in via ALESSANDRO MINUZIANO nei pressi del monumento al contadinodopo che i rintocchi dell’orologio-torretta di Palazzo Celestini hanno scandito le 2 del mattino. Si fa avvicinare facilmente ed è disponibile a rispondere ad alcune legittime curiosità soprattutto per le giovani generazioni. – “Per piacere, si presenti, ci dica qualcosa di lei”. << Mi chiamo DOMENICO CIRILLO. Proprio a pochi metri da qui inizia una strada intitolata alla mia persona e di questo sono grato al Comune di San Severo. Chi sono? Mi definirei semplicemente un patriota, nato aGrumo Nevano (Napoli) nel1739 e giustiziato dai Borboni il 29 0ttobre del 1799 in Piazza del Mercato a Napoli. Fuiprofessore di botanica e poi di patologia medica nell’Università di Napoli e successivamente insegnante di clinica medica nell’Ospedale degli Incurabili della stessa città. Ho lasciato importanti (bontà loro) opere scientifiche. Mi sono tenuto lontano dalla politica sino ai primi del 1799. Ma, in quell’anno, sentii forte la responsabilità di aderire alla nascente Repubblica Partenopeadi cui divenni Presidente della Commissione Legislativa. In quel travagliato e pur glorioso periodo della storia napoletana, ho vinto il riserbo che proveniva dalla mia indole e a non dare retta a chi mi consigliava di disinteressarmi della vita pubblica. Così ho accettato di servire il mio Paese in un momento gravido di pericoli.Di tutto questo non ho rimpianti e ho pagato con la vita il sogno di una Repubblica Napoletana. Il mio sacrificio e quello di tanti patrioti, illustri o oscuri, non fu inutile. Pensi che il re mi offrì l’opportunità della grazia nel caso avessi rinnegato il mio ideale repubblicano per giurare fedeltà alla corona borbonica, ma rifiutai. Dopo quattro mesi di prigionia nella cella del Maschio Angioino, la mattina del 29 ottobre del 1799 venni condotto al patibolo in Piazza Mercato, dove fui giustiziato assieme a NICOLA FIANI di Torremaggiore.

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