Cultura

IL FANTASMA DI VIA FILIPPO d’ALFONSO

di MICHELE MONACO

Non è stato facile intervistare il fantasma di via Filippo d’Alfonso, visto che è un signore di grande autorevolezza storica, un ‘monumento’ della nostra Città, ma alla fine siamo riusciti a convincerlo con la promessa di non disturbarlo troppo. “Lei è un protagonista del Risorgimento dell’Italia meridionale,un patriota, un radical-garibaldino. A lei la parola…”.” Mi chiamo LUIGI ZUPPETTA, sono nato a Castelnuovo della Daunia il 20 giugno 1810 e sono morto a Portici (Napoli) l’8 maggio del 1889. Il monumento che mi hanno dedicato, bontà loro (nella foto a corredo), è stato inaugurato il 20 settembre del

 

1922 nel chiostro di Palazzo Celestini. Da allora fino agli anni ’50 ho avuto l’onore di essere stato collocato nello stesso posto dove ora si erge il simulacro della Madonna del Soccorso, in quella che oggi è nota come Piazza Incoronazione. Per onorare degnamente l’amatissima Patrona di questa Città, nel 1957 il mio busto è stato spostato in via Filippo d’Alfonso.Qui sto molto bene e vedo tanta gente che si reca perlopiù alle poste centrali”. “Scusi, ma chi è l’autore del suo monumento?””Il sanseverese SEVERINO LEONE,apprezzato scultore, che ha prodotto altri due miei busti, uno in terracotta e l’altro in bronzo, esposti nel Museo Civico di Foggia. Se sono qui, nel cuore di San Severo, lo devo al fatto che questa Città mi ha eletto come proprio Deputato al primo Parlamento dell’Italia Unita per ben tre volte, nel 1861,nel 1864 e nel 1865, conducendo epiche battaglie politiche.Dopo di me venne eletto Deputato nel Collegio di San Severo nientemeno che l’illustre prof.FRANCESCO DE SANCTIS (autore di un capolavoro critico sulla storia della Letteratura Italiana)con il quale ho condiviso la lunga opposizione ai Borboni e che poi è stato Ministro della Pubblica Istruzione nei governiCAVOUR eRICASOLI“. ”Insomma, on. ZUPPETTA, lei mi parla di un tempo in cui San Severo è stata rappresentata da prestigiosi uomini politici di grandissimo spessore culturale…”” Beh, modestamente, tra il grande DE SANCTIS ed io, che sono, tra l’altro, autore di testi di codici di giurisprudenza per i quali mi hanno dato l’appellativo di insigne giurista, credo  che questa Città possa andare fiera di come è stata rappresentata nel primo Parlamento dell’Italia post-unitaria”. “Ed oggi?” A questa domanda l’ectoplasma di LUIGI ZUPPETTA si dissolve… Resta solo il monumento con il suo volto austero, fiero, accigliato, quasi amareggiato, che scruta da 93 anni la nostra Città.

 

 

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