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Omertà, crimine e silenzio; la triade d’inferno ai danni di pazienti fragili ed indifesi

Sono stati lì con le mani tremanti e protese sui volti abbassati in cerca di riparo e protezione.
Un riparo vergognoso ed umiliante.
Quello dalle mazzate psicotiche.
Già…perché i veri psicopatici sono coloro che agiscono “indisturbati” sotto il silenzio assordante di chi sa, può sapere, intuisce, non vuole o non può…
Le dinamiche di ogni vicenda sono facilmente intuibili dall’esterno, ma le dinamiche della crudeltà e dell’efferatezza non reggono dinanzi a nessuna legge umana.
E l’omertà resta parimenti vergognosa ed ingiustificabile.

Partiamo dai fatti.
Già dalla scorsa estate la Procura della Repubblica di Foggia, in particolare i Militari del Nucleo Investigativo di Foggia e del Nas del capoluogo, hanno proceduto a delle accurate indagini dalle quali, sotto un profilo allo stato gravemente indiziario, sono emersi numerosi episodi di violenze ed abusi ai danni di 25 persone in condizioni di incapacità e/o di inferiorità fisica o psichica, ricoverate presso la struttura sociosanitaria-riabilitativa “Don Uva” di Foggia.

A subire gli abusi sono state le degenti che si trovavano ricoverate, in condizioni di incapacità e/o di inferiorità fisica o psichica, nel reparto femminile di psichiatria di lunga degenza, tutte tra i 40 ed i 60 anni di età.
Umiliate, picchiate, trascinate lungo i corridoi, trascurate nell’igiene ed incitate alla violenza.

Il Gip del Tribunale di Foggia Maria Luisa BENCIVENGA ha così disposto 30 ordinanze cautelari (7 arresti in carcere e 8 ai domiciliari, 15 indagati con divieti di dimora) a carico di altrettanti Infermieri; Operatori Socio Sanitari; Educatrici professionali; ausiliari e del dipendente ausiliario di una società di pulizia. Le accuse, a vario titolo, sono maltrattamenti aggravati, sequestro di persona, violenza sessuale e favoreggiamento personale.

Grazie alle intercettazioni e alle registrazioni per mezzo di telecamere nascoste dai Carabinieri, l’olocausto è stato scoperto.

“Un silenzio imbarazzante.
In attesa del procedimento penale, quanto avvenuto nelle sede di Foggia di ‘Universo Salute – Opera Don Uva’ – violenze, abusi, maltrattamenti su pazienti psichiatrici – , è di per sè allucinante, imbarazzante, contrario a qualsiasi forma di rispetto per l’essere umano. Ma è altrettanto imbarazzante, e purtroppo sintomatico per la comprensione di tanti aspetti, il silenzio dei politici, dei sindacalisti, degli imprenditori, dei referenti istituzionali contattati per una riflessione sul caso, per proposte protese a una risoluzione della problematica. Per non parlare del timore reverenziale dei giornalisti.
Mentre per un caso di analoghe violenze (Manfredonia, Rssa Stella Maris di Siponto), sono stati già emessi parziali provvedimenti per i presunti responsabili, in attesa di una disciplina nazionale che obblighi l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza in asili e nelle case di riposo, in attesa di controllo adeguati nelle strutture, e nei processi di selezione del personale, e ancora prima per il rilascio di certificati e titoli al personale socio sanitario interessato, il timore è soltanto quello di non riportare nuovamente articoli relativi a casi di violenza interessanti altre RSA e RSAA della Provincia di Foggia. Sarà difficile”, dichiara Giuseppe DE FILIPPO, Direttore della testata giornalistica “Stato Quotidiano”.

La sua rabbia è comprensibile, dato che finora solo in pochi si sono esposti, tra cui il Segretario Nazionale UGL Salute, Gianluca GIULIANO, ed il Segretario Regionale della Puglia, GiuseppeFoESTO che, tramite una nota congiunta hanno rilevato quanto la vicenda sia scandalosa.

“Siamo vicini ai pazienti ed alle loro famiglie che, oltre ad avere la preoccupazione di un familiare in condizioni di inferiorità fisica e psichica, si sentono traditi da uno Stato incapace di proteggere i propri cittadini più fragili. Sintomo questo di una Sanità che deve essere riformata dalle radici, per cui chiediamo con forza alle Istituzioni di valutare l’introduzione dei dispositivi di videosorveglianza in tutte le Strutture Sanitarie affinché atti vili ed ignobili come questi non debbano più accadere. La nostra sigla manifesta piena condanna sull’accaduto”, hanno ribadito i due sindacalisti.

Anche la Senatrice Gisella NATURALE ha commentato la vicenda con grande rabbia e sgomento, informando che “in Senato sono state votate all’unanimità due mozioni per l’istituzione delle Commissioni straordinarie, di cui una per la tutela e la promozione dei diritti umani, mentre l’altra per il contrasto dei fenomeni di intolleranza ed istigazione all’odio ed alla violenza. La Senatrice ha evidenziato che “per chi commette tale tipo di reato la pena deve essere esemplare!”.

Infine la Segretaria generale della FNP CISL di Foggia, Emilia TEGON, ha evidenziato come non ci sia più tempo da perdere ed occorra affrontare in modo repentino il grave problema annesso al controllo delle strutture sanitarie.

Ed intanto i Vertici o chi per essi come, giustamente ha rilevato il DE FILIPPO, quale voce rappresentativa della comunicazione e dell’informazione, cosa hanno da dire?

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