PD DI SAN SEVERO: NO ALLO SMEMBRAMENTO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE!
La recente delibera della Regione Puglia darà avvio ad un dimensionamento delle scuole del territorio, come stabilito dalla Legge nazionale n.197/2022, che porterà nell’anno scolastico 2024/25 a pesanti sconvolgimenti organizzativi per alunni e famiglie, senza sottacere delle problematiche ripercussioni sugli insegnanti e gli operatori scolastici coinvolti.
Il tutto in una logica di risparmio, poco incisivo sul bilancio nazionale, che mira a ridurre di numero Dirigenti scolastici e Direttori amministrativi senza minimamente tenere conto dei devastanti effetti sulla qualità del servizio complessivo (dispersione scolastica non contemplata in alcun modo e famiglie disorientate per la continuità didattica a forte rischio di interruzione).
Ai criteri meramente ragionieristici imposti dalla Legge, peraltro al centro da molti mesi di un duro dibattito, le regioni del Centrosinistra si sono opposte strenuamente, in particolare la Puglia e la Campania, senza che ci siano stati ascolto e risposte coerenti da parte del Governo Meloni e dell’intero centrodestra, miope e sordo alle conseguenze disastrose denunciate in svariate occasioni.
Il dimensionamento comporta la modifica di riferimenti sul territorio attraverso smembramenti e accorpamenti di plessi, con la sparizione di alcune scuole storiche che hanno disegnato e qualificato il sistema formativo locale per decenni. Non si tiene minimamente conto dell’identità di una scuola con le sue pratiche didattiche costruite e consolidate negli anni dalle comunità professionali ora soggette ad un brutale intervento spartitorio.
Il Piano di dimensionamento in Puglia taglia 58 autonomie, gravando quasi esclusivamente sul primo ciclo di istruzione, con la creazione anche di mega istituti comprensivi (infanzia, primaria, scuola media) ben al di sopra dei 900 alunni stabiliti per legge, con punte anche di 1.800.
Per le motivazioni di cui sopra siamo contrari alla soppressione di una istituzione scolastica del nostro territorio (soppressione che comporta lo smembramento del Circolo Didattico “San Benedetto”, del resto mai prevista dalle fasi istruttorie condotte dal Comune di San Severo) in quanto va a scapito, in primis, della utenza e di quella trama di ‘relazioni ed affetti’ che si costruiscono tra operatori e famiglie nell’esclusivo interesse degli alunni e del loro processo di apprendimento.
Chiediamo pertanto alle competenti Autorità Regionali di rivedere il Piano in questione e di preservare la continuità organizzativa e gestionale delle Istituzioni Scolastiche del territorio e procedere con gradualità ad una verticalizzazione che miri ad un equilibrio, con minimi aggiustamenti, che la decrescita demografica implica.
Parimenti chiediamo ai tanti attori sociali e politici intervenuti in materia di evitare contrapposizioni unilaterali che non servono a costruire soluzioni adeguate in questa fase.
Il Segretario cittadino di San Severo
Antonio Giuseppe Bubba